Data di pubblicazione:
26 luglio 2007
Ex obiettori: basta con le discriminazioni
Fonte:
Diritti ex-obiettori
La Commissione Difesa del Senato, con voto bipartizan, approva definitivamente in sede deliberante il testo per attenuare le discriminazioni sul lavoro per chi ha svolto servizio civile sostitutivo della leva militare obbligatoria.
Grande attesa da parte di decine di migliaia di cittadini per la conclusione dell' iter di modifica di un articolo della legge 230/98 sull'obiezione di coscienza - Sinora, per l'accesso a molte professioni, lo status di "obiettore" restava ancora un immotivato marchio discriminatorio.
L'Associazione Tutela Diritti Ex-Obiettori plaude allo sforzo di civiltà giuridica per rimuovere vincoli vessatori e anacronistici a carico di cittadini che hanno prestato servizio civile alternativo di utilità sociale nel periodo della leva obbligatoria sino al 2004.
APPROVATA oggi pomerigigo IN VIA DEFINITIVA DALLA COMMISSIONE DIFESA DEL SENATO (RIUNITA IN SEDE DELIBERANTE COI POTERI DELL'AULA) LA PROPOSTA DI LEGGE CHE PREVEDE:
-
la possibilità di richiedere la revoca dello status di obiettore di coscienza, dopo 5 anni dal congedo, per chi aveva prestato servizio civile sostitutivo della "naja" sino al dicembre 2004; chi rinuncia allo status di obiettore sarà soggetto a richiamo militare in caso di evento bellico mobilitazione, ma potrà accedere a professioni civili con dotazione armata senza discriminazioni nei concorsi (agente di polizia locale, guardiaparco, operatore delle forze dell'ordine,ecc.);
- l'emanazione di un decreto del ministero dell'Interno entro 120 giorni per individuare licenze e attività con uso di sostanze esplodenti non incompatibili con lo status di chi vuol mantenere la dichiarazione di obiettore di coscienza manifestata in occasione della visita di leva (sino ad oggi un odc non poteva fare prospezioni geologiche, dirigere attività di cava con uso di mine a fini civili, o usare dispositivi di nessun attinenza con la potenziale offesa alla persona)
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Ddlpres&leg=15&id=00263365&offset=437&length=4537&parse=no
Il 19 settembre 2006 era iniziato a Montecitorio in Commissione Difesa l'iter di esame di tre proposte di legge volte a riformare i generici ed anacronistici divieti attualmente vigenti (art. 15 legge 230/98) , che proibiscono vita natural durante agli ex-obiettori (800.000 in Italia) la partecipazione a concorsi , o l'esercizio di professioni anche in campo civile, che abbiano qualunque attinenza col possesso di licenze di pubblica sicurezza , con la detenzione di arma per difesa personale o con la produzione/uso di dispositivi esplodenti a scopo civile (mestieri come: vigili urbani, fuochini addetti a giochi pirotecnici, guardiaparco, direttori di cave e miniere, produttori di air-bags, appartenenti alle forze dell'ordine, tecnici di polizia scientifica e persino atleti nei gruppi sportivi delle forze di polizia).
Con le norme attuali, infatti, possono verificarsi eccessi paradossali come il divieto d'uso di un fucile lancia-siringhe a veterinari che a 18 anni d'età hanno svolto 10 o 20 mesi di servizio civile come obiettori, magari guidando un'ambulanza, o l'impossibilità di fare il guardiapesca per chi ha assolto gli obblighi di leva accompagnando un non vedente ......
Ora un ex-obiettore, dopo 5 anni dal congedo, potrà richiedere all'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile la revoca dello status di o.d.c., e sarà contestualmente soggetto a richiamo militare in caso di malaugurata mobilitazione per eventi bellici.
Si potrebbe aver manifestato obiezione alla leva, in teoria, anche senza essere contro l'attività di polizia o di tiro a segno, ma i divieti vigenti erano indifferenziati. Attualmente lo Stato attribuiva dignità giuridica, peraltro irrevocabile, solo all'obiezione intesa come contrarietà assoluta e perpetua all'idea stessa di arma.
La "naja" è peraltro scomparsa dal 1 gennaio 2005, e non sono richieste ai nati dopo il 1985 forme di coerenza forzata, a vita . I diciottenni d'oggi non sono più tenuti agli obblighi di leva; un fatto che accentua ancor di più le disparità di trattamento tra cittadini di diverse generazioni.
L'Associazione Tutela Diritti ex-Obiettori, da anni impegnata per il pieno riconoscimento delle pari opportunità civili e lavorative per gli ex-obiettori, aveva inoltre chiesto alla Commissione Europea -con alcuni esposti- di verificare la compatibilità di questi divieti con la Direttiva 2006/54/CE relativa all'attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne per quanto riguarda l'accesso al lavoro, in relazione a centinaia di bandi di concorso italiani che discriminano cittadini di sesso maschile, negando loro la partecipazione in caso di passato assolvimento degli obblighi di leva mediante prestazione del servizio civile alternativo....
Sono iniziate nel 2007 verifiche da parte degli Uffici della Commissione UE (Dipartimento Occupazione e Affari Sociali) in merito alla compatibilità tra la legislazione italiana e la suddetta Direttiva comunitaria.
Associazione Tutela Diritti ex-Obiettori
www.dirittiexobiettori.org
Grande attesa da parte di decine di migliaia di cittadini per la conclusione dell' iter di modifica di un articolo della legge 230/98 sull'obiezione di coscienza - Sinora, per l'accesso a molte professioni, lo status di "obiettore" restava ancora un immotivato marchio discriminatorio.
L'Associazione Tutela Diritti Ex-Obiettori plaude allo sforzo di civiltà giuridica per rimuovere vincoli vessatori e anacronistici a carico di cittadini che hanno prestato servizio civile alternativo di utilità sociale nel periodo della leva obbligatoria sino al 2004.
APPROVATA oggi pomerigigo IN VIA DEFINITIVA DALLA COMMISSIONE DIFESA DEL SENATO (RIUNITA IN SEDE DELIBERANTE COI POTERI DELL'AULA) LA PROPOSTA DI LEGGE CHE PREVEDE:
-
la possibilità di richiedere la revoca dello status di obiettore di coscienza, dopo 5 anni dal congedo, per chi aveva prestato servizio civile sostitutivo della "naja" sino al dicembre 2004; chi rinuncia allo status di obiettore sarà soggetto a richiamo militare in caso di evento bellico mobilitazione, ma potrà accedere a professioni civili con dotazione armata senza discriminazioni nei concorsi (agente di polizia locale, guardiaparco, operatore delle forze dell'ordine,ecc.);
- l'emanazione di un decreto del ministero dell'Interno entro 120 giorni per individuare licenze e attività con uso di sostanze esplodenti non incompatibili con lo status di chi vuol mantenere la dichiarazione di obiettore di coscienza manifestata in occasione della visita di leva (sino ad oggi un odc non poteva fare prospezioni geologiche, dirigere attività di cava con uso di mine a fini civili, o usare dispositivi di nessun attinenza con la potenziale offesa alla persona)
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Ddlpres&leg=15&id=00263365&offset=437&length=4537&parse=no
Il 19 settembre 2006 era iniziato a Montecitorio in Commissione Difesa l'iter di esame di tre proposte di legge volte a riformare i generici ed anacronistici divieti attualmente vigenti (art. 15 legge 230/98) , che proibiscono vita natural durante agli ex-obiettori (800.000 in Italia) la partecipazione a concorsi , o l'esercizio di professioni anche in campo civile, che abbiano qualunque attinenza col possesso di licenze di pubblica sicurezza , con la detenzione di arma per difesa personale o con la produzione/uso di dispositivi esplodenti a scopo civile (mestieri come: vigili urbani, fuochini addetti a giochi pirotecnici, guardiaparco, direttori di cave e miniere, produttori di air-bags, appartenenti alle forze dell'ordine, tecnici di polizia scientifica e persino atleti nei gruppi sportivi delle forze di polizia).
Con le norme attuali, infatti, possono verificarsi eccessi paradossali come il divieto d'uso di un fucile lancia-siringhe a veterinari che a 18 anni d'età hanno svolto 10 o 20 mesi di servizio civile come obiettori, magari guidando un'ambulanza, o l'impossibilità di fare il guardiapesca per chi ha assolto gli obblighi di leva accompagnando un non vedente ......
Ora un ex-obiettore, dopo 5 anni dal congedo, potrà richiedere all'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile la revoca dello status di o.d.c., e sarà contestualmente soggetto a richiamo militare in caso di malaugurata mobilitazione per eventi bellici.
Si potrebbe aver manifestato obiezione alla leva, in teoria, anche senza essere contro l'attività di polizia o di tiro a segno, ma i divieti vigenti erano indifferenziati. Attualmente lo Stato attribuiva dignità giuridica, peraltro irrevocabile, solo all'obiezione intesa come contrarietà assoluta e perpetua all'idea stessa di arma.
La "naja" è peraltro scomparsa dal 1 gennaio 2005, e non sono richieste ai nati dopo il 1985 forme di coerenza forzata, a vita . I diciottenni d'oggi non sono più tenuti agli obblighi di leva; un fatto che accentua ancor di più le disparità di trattamento tra cittadini di diverse generazioni.
L'Associazione Tutela Diritti ex-Obiettori, da anni impegnata per il pieno riconoscimento delle pari opportunità civili e lavorative per gli ex-obiettori, aveva inoltre chiesto alla Commissione Europea -con alcuni esposti- di verificare la compatibilità di questi divieti con la Direttiva 2006/54/CE relativa all'attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne per quanto riguarda l'accesso al lavoro, in relazione a centinaia di bandi di concorso italiani che discriminano cittadini di sesso maschile, negando loro la partecipazione in caso di passato assolvimento degli obblighi di leva mediante prestazione del servizio civile alternativo....
Sono iniziate nel 2007 verifiche da parte degli Uffici della Commissione UE (Dipartimento Occupazione e Affari Sociali) in merito alla compatibilità tra la legislazione italiana e la suddetta Direttiva comunitaria.
Associazione Tutela Diritti ex-Obiettori
www.dirittiexobiettori.org
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